Se il nome di Seb Martel vi è ancora sconosciuto, il chitarrista compare nei crediti di album classici di Tony Allen, Femi Kuti, Morcheeba o Blackalicious. “Saturn 63”, il suo nuovo album su InFiné, è dedicato all'esplorazione della chitarra elettrica in tutte le sue sfumature. Questo nuovo lavoro, realizzato con una selezione di 9 chitarre provenienti dal Musée de la Musique (una filiale della Philharmonie de Paris) e arricchito solo dalle voci dei suoi più stretti collaboratori (Camille, Sabrina Bellaouel...), dispiega su quattordici tracce un affresco musicale fedele al patrimonio storico e geografico del suo strumento. L'album include affascinanti rielaborazioni di Carl Perkins, Benjamin Britten, Chavela Vargas o Vincent Segal, oltre a composizioni proprie. Tuttavia, adottando un approccio dogmatico e rivestendo le sue composizioni con suoni ed effetti raccolti durante le registrazioni, Martel offre un taglio astratto e sperimentale a “Saturm 63”, che trasporta l'ascoltatore in un'esperienza fuori dal tempo.
