A distanza di sei anni da “Canzoni all’angolo”, il cantautore salentino, romano d’adozione, torna col suo terzo album di inediti. Conservando il suo stile sempre in bilico tra riflessioni intimiste e sguardo più ampio (a volte ironico, altre disincantato) rivolto al quotidiano, Luigi Mariano traccia un percorso che attraversa le relazioni familiari (Il figlio perfetto), sociali (Mondo acido, Errori di grammatica, Cara routine), sentimentali (Piccolo valzer in blu, Sotto sale), nonché alcune condizioni individuali che restano fortemente in tensione, salvo poi trovare una loro via di sfogo (Vita rasoterra, Rifiorirai e Inverno 2063). L’album è dedicato a Pierre Ruiz (scomparso due anni fa), caro amico di Luigi e fondatore dell’etichetta “Esordisco”, la cui eredità morale e materiale è stata ora ripresa dalla moglie Paola Cimino Ruiz e dal figlio Antoine. La pre-produzione del disco è stata curata da Primiano Di Biase, attualmente musicista cruciale della band di De Gregori: a Primiano sono stati affidati anche gli arrangiamenti dell’intero disco. La produzione artistica dell’album, come per il precedente, è stata invece affidata al gusto equilibrato di Alberto Lombardi. Tra gli ospiti una menzione speciale la meritaa Bungaro, mentre tra i musicisti che accompagnano Mariano c’è quasi tutta la band di Francesco De Gregori (oltre a Primiano Di Biase anche Paolo Giovenchi, Alessandro Valle e Simone “Federicuccio” Talone)
