WEATHER REPORT ND

Grazie al successo commerciale di “Bitches Brew” di Miles Davis, all'inizio degli anni Settanta la musica fusion era molto diffusa. Wayne Shorter e Joe Zawinul erano parte integrante del progetto di Miles, ma a differenza di molti altri che lo seguirono, riuscirono a lasciarsi alle spalle il jazz acustico senza abbracciare il rock. “(…) nei Weather Report tutti fanno assoli e nessuno fa assoli"", affermava Zawinul, implicando che la band avrebbe potuto dirigersi verso territori, ma non fu così. Ci sono invece brevi e bellissime melodie, assoli frammentati che si sovrappongono, la batteria e le percussioni oscillano e occasionalmente fanno rock, ma non in modo convenzionale. Alcuni pezzi sono poesie tonali impressionistiche, altri sfrecciano in avanti con uno slancio irregolare. Per quanto il lavoro successivo sia grandioso, nulla dei Weather Report è più originale della musica degli esordi e questa registrazione è più vicina al feeling del loro LP di debutto che all'album live ufficiale registrato a Tokyo sei mesi più tardi. "