19m40s_16. Incentrata sull'idea di contemplazione infinita che per molti è diventata l'approccio de facto alla vita nei tempi attuali, Musica Spirituale intreccia quattro diverse opere di Arvo Pärt, Florence Price, Giacinto Scelsi e Franco Battiato. Nel primo brano, L'Egitto prima delle sabbie per pianoforte, di un Franco Battiato sperimentale e non ancora del tutto travolto dal grande successo commerciale, non c'è altro che un unico, semplice aggregato di suoni, ripetuto identico (o quasi) più volte, per un quarto d'ora. Ciò che questo brano propone non è altro che una pausa. Anche L'âme ailée / L'âme ouverte (1973) di Giacinto Scelsi è un brano che invita a sollevarsi - o a sprofondare, se si vuole - in una dimensione di pura contemplazione. L'idea di innalzarsi o sprofondare è certamente presente anche in un classico come Spiegel im Spiegel (""Specchio nello specchio""), per violino e pianoforte (1978), di Arvo Pärt. Cosa possiamo fare di fronte alle infinite ripetizioni della stessa triade maggiore nel pianoforte di Spiegel im Spiegel, mentre il violino veleggia nella sua serafica melodia? Niente, se non liberare la nostra mente da ogni vana pretesa. La raccolta si conclude con Adoration di Florence Price, una composizione inizialmente pubblicata per organo nel 1951. Questo brano è molto diverso dai tre precedenti: è indubbiamente più convenzionale, e rientra ancora nell'ambito del tardo romanticismo, che ha proiettato la sua ombra su tutto il XIX secolo e su gran parte del XX. Dopo i tre brani di Battiato, Scelsi e Pärt, Adoration ci riporta a un'atmosfera piacevole e gentile, quella tipica della ""buona"" musica di un tempo."
