LA WE RELEASE WHATEVER THE FUCK WE WANT PRESENTA, IN DOPPIO FORMATO - VINILE STANDARD E VINILE DELUXE EDITION CON 7'' BONUS, LIBRETTO, OBI E STAMPA IN ARGENTO - LA COLONNA SONORA UFFICIALE DELL'ACCLAMATO ANIME (E MANGA) "GHOST IN THE SHELL". LO SCORE, COMPOSTO DAL MAESTRO DI MUSICHE PER FILM KENJI KAWAI, COMBINA ARMONIE E SUONI TRADIZIONALI AD ELEMENTI FUTURISTICI ED ELETTRONICI, CREANDO UNA SPLENDIDA FUSIONE TRA NATURA UMANA E MONDO TECNOLOGICO
We Release Whatever The Fuck We Want è orgogliosa di presentare la prima uscita ufficiale, in vinile, della colonna sonora dell'acclamato anime di Mamoru Oshii "Ghost in the Shell" (1995), adattamento per lo schermo della straordinaria serie di manga omonima nata dalla matita di Masamune Shirow. Estratto dal master originale tenuto agli Emil Berliner Studios (dipartimento di registrazione e archiviazione interno all'etichetta Deutsche Grammophon), l'album è presentato in due versioni: un'edizione limitata per collezionisti (un cofanetto contenente LP, 7'' bonus, stampa argentata, obi giapponese e un libretto di 24 pagine) e un edizione vinile standard. La tormentata colonna sonora è composta da Kenji Kawai, uno dei più celebrati compositori di musiche per film del Giappone assieme a Joe Hisaishi e Ryuichi Sakamoto, autore, tra le altre, delle musiche per Ring (1998) di Hideo Nakata e Ring 2(1999), Death Note (2006), i film di Hong Kong Seven Swords (2005) di Tsui Hark e Ip Man (2008) di Wilson Yip. Le composizioni di Kawai combinano antiche armonie e percussioni a suoni sintetizzati, in un sontuoso equilibrio tra folklore tradizionale e sguardo futuristico. Per l'iconico tema centrale, 'Making of Cyborg', Kawai ha coinvolto un coro che si è esibito in un canto matrimoniale in giapponese antico su armonie del folklore bulgaro, mettendo le basi per una colonna sonora senza tempo, in grado di insinuare meditazioni sulla natura umana in un mondo di tecnologie avanzate. "Ghost in the Shell" è ampiamente considerato uno dei migliori film anime di tutti i tempi e le sue influenze sono ben visibili in numerosi registi, tra cui James Cameron (Avatar) e Steven Spielberg (AI: Artificial Intelligence).
