Il nuovo album dei Frankie Cosmos è un distillato di quanto scritto dalla band durante la pandemia in giocoso equilibrio tra indie rock, folk pop anni 70 e psichedelia. Greta Kline ha trascorso alcuni anni vivendo con la sua famiglia e scrivendo “solo” 100 canzoni, rivolgendo la sua empatia ovunque, dall'ombelico alla luna, rendendo il tutto caldo, vicino e riflessivamente umoristico. Nel frattempo i Frankie Cosmos, una rara entità democratica in via di estinzione chiamata band, dopo la pandemia, si sono incontrati, progettando di uscire e suonare insieme per la prima volta dopo quasi 500 giorni. Così, riducendo la moltitudine di musica con cui lavorare, hanno creato Inner World Peace, una raccolta di canzoni di Greta modificate e scolpite dal tempo trascorso insieme. Mentre il gusto musicale di Kline si orienta verso l'indie rock degli anni '80 che ha amato da adolescente, la tastierista Lauren Martin e il batterista Luke Pyenson citano ""il droning, la meditazione, la ripetizione, la chiarezza e l'intenzionalità"", nonché ""il folk e il pop degli anni '70"". Il bassista/chitarrista Alex Bailey ama definirlo il loro album ""ambient"" o ""psych"". Tra questi elementi testuali e la propensione di Kline per il pop conciso, Inner World Peace trova il suo equilibrio.
