MY OTHER PEOPLE
Secondo album per la band britannica che aveva attirato l’attenzione con l’ottimo esordio “Uppers”. Senza una valutazione brutale del loro essere, i TV Priest non avrebbero mai realizzato il loro secondo album. Annunciati come il nuovo grande fenomeno del post-punk, si erano affermati come un gruppo sfrontato e acuto, carico di ira politica. Ovviamente c'era del vero in questo, ma era un vestito troppo pesante per le spalle di chi lo indossava, e lasciava poco spazio alla vera vulnerabilità. Quando Uppers arrivò nel pieno di una pandemia globale, raccolse le lodi della critica e dei fan per il suo ""doppio linguaggio distopico"". La tensione tra la paura esistenziale che nasce dalle costanti incertezze della vita e l'urgenza affermativa e catartica di cogliere l'attimo è al centro di My Other People, un ground zero in cui si è invitati a rimanere per un po', ma che alla fine porta solo verso l'alto e fuori. Per i TV Priest, si tratta di un seguito che li fa sentire veramente, propriamente loro; liberi da spavalderia, da inutili spacconate o da qualsiasi pressione da parte del pubblico per impegnarsi esclusivamente nel loro sound originale."
