Per realizzare Grand Master Mogol gli AMARI si erano fatti accompagnare da quella santa anima di Leonardo “Fresco” Beccafichi (già impasticciato con Frankie Hi-Nrg, Subsonica, Modena City Ramblers) che li ha registrati e mixati. Le canzoni? Pasta, Dariella e Cero avevano setacciato tutto quello che gli era rimasto in fondo alle tasche: bigliettini, bottoni, qualche monetina. E per ogni dettaglio si sono ricordati una storia, fatta di melodia, rumorini e rumoracci. E tanto groove, tante occasioni per sorridere, magari battere il piede. Vi offriamo in pasto un disco piene di canzonissime, con i suoni strani, i classici testi tutti pieni di immagini degli Amari, con dentro come sempre il rap, l’elettronica, l’indie pop e tanti piccoli motivi per perdersi un minuto a guardare nel vuoto...