Il quartetto islandese God Is An Astronaut, una delle band più note in ambito POST-ROCK dell’ultimo ventennio, arriva al punto di rottura della propria carriera con l’uscita del decimo album in studio dal titolo “Ghost Tapes #10”. Ogni pezzo di musica creato dalla band fondata nel 2002 da Niels e Torsen Kinsella, offre un intenso paesaggio sonoro, guidando l’ascoltatore attraverso un’eterea ed emozionale atmosfera POST ROCK. “Ghost Tapes #10” riaccende la linea classica della band, con ancora una volta Jamie Dean al piano e alla chitarra. L’approccio al nuovo album è radicalmente differente dall’ultimo elaborato nel 2018, “Epitaph”, e il focus viene fissato nel movimento e nell’intensità del suono. Nonostante l’album sia il più selvaggio trattiene tutti gli elementi musicali ricchi ed emotivi per cui la band è conosciuta. I pezzi ‘Burial‘, ‘In Flux‘ o Barren Trees‘, con la chitarra di Jimmy Scanlan, sono la prova del mindset sonoro, mentre la traccia più vicina all’atmosfera dell’album, ‘Luminous Waves‘, trasporta l’ascoltatore in trance, catturandolo con una meditativa, profonda connessione con l’io interiore di ognuno e allontanandolo allo stesso tempo grazie ai toni eccitanti del virtuoso violoncello di Jo Quail.
